Degustato da Stefano Ottaviani

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Vino: “Fistful of Flowers 2018” della cantina “Momento Mori”

Tempi duri, questi giorni, per fare una degustazione con calma per noi “poveri” informatici, tra il lavoro extra per aiutare le aziende a continuare a lavorare in questa situazione completamente stravolta (o farsi trovare pronte quando si ripartirà), e l’aiutare le persone ad usare i programmi per fare le video chiamate… ne sapete qualcosa, qua alla F.I.S.A.R. Castelli di Jesi ? 😅🤣

Il tempo per fermarsi a fare una degustazione con calma scarseggia… non ne parliamo poi se abbiamo un paio di marmocchi in giro per casa 🤪

E poi c’è il dilemma che in questo periodo attanaglia i sommelier di tutto il mondo: meglio “spararsi” in questi giorni le migliori bottiglie, quelle che avevamo riservato per le occasioni speciali, perché come diceva qualcuno “del doman non v’è certezza”, ed intanto vediamo di assicurarci almeno questi piaceri, oppure pazientemente aspettare i giorni migliori, quando torneremo a goderci queste bottiglie condividendole coi nostri amici, e nel frattempo ci limitiamo a bere qualche vino “quotidiano”?

Finora in me aveva prevalso questa seconda filosofia, e mi ero limitato ai vini più quotidiani, avendo a volte lo stesso belle soddisfazioni, altre un po’ meno (in qualche caso ha finito per degustare pure il lavandino, ma non penso abbia gradito più di tanto neanche lui 😅.

Approfittando dell’invito di Matteo, che per questo ringrazio seriamente 😀, domenica scorsa mi sono concesso un vino un po’ più ricercato, in un momento di relax, con un piccolo aperitivo.

Sarà per la situazione attuale, fatto sta che la mente mi ha portato a scegliere un vino legato al concetto di “sconvolgimento”, di “capovolto”… di “sotto-sopra” (e non perché ne avessi bevuto troppo 🤣).

Tra i vini che avevo a disposizione, due erano particolarmente adatti all’occasione. Il primo vino è il “Cielo Sommerso” della “nostrana” Tenuta San Marcello (nostrana nel senso della nostra provincia, oltre che cantina con cui abbiamo fatto diverse attività insieme come F.I.S.A.R. Castelli di Jesi). Perché rientrava nel concetto di “sotto-sopra”? Già guardare la bottiglia, di cui allego la foto, è sufficiente per capirlo! 🙃😀

Il secondo vino, invece, viene dall’Australia (anche se acquistato dalla “nostrana” Galli Enoteca): il “Fistful of Flowers” della cantina “Momento Mori”. L’Australia è la nazione “down-under” per eccezione, quindi per quest’occasione andava benissimo!

Entrambi vini bianchi, entrambi fatti da cantine che seguono filosofie biologiche e dei vini “naturali”, con interventi da parte dell’uomo ridotti all’osso, ed entrambi sicuramente adatti per l’aperitivo, alla fine la scelta è andata sul “Fistful of Flowers” per il semplice fatto che ne avevo sentito parlar bene ma non lo avevo mai assaggiato, mentre il “Cielo Sommerso” avevo già avuto occasione di apprezzarlo durante una cena con i nostri corsisti di Senigallia.

E dopo tutta questa introduzione, passiamo finalmente a descrivere il “Fistful of Flowers 2018” della cantina “Momento Mori”, proveniente dall’Australia!

🍇 Il vino è ottenuto da Moscato Giallo e Vermentino, due vitigni presenti anche in Italia. Molto noto il Vermentino, soprattutto nelle regioni occidentali (dalla Liguria al Lazio, passando per la Sardegna). Un po’ meno noto il Moscato Giallo, coltivato soprattutto in alcune regioni del nord, dove viene usato spesso per spumanti (come il Fior d’Arancio dei Colli Euganei) o per vini passati, grazie anche alla sua aromaticità.
Usati i due vitigni così in combinazione è qualcosa sicuramente di particolare, per noi italiani.

🥂 All’esame visivo, il colore è un bel giallo paglierino molto intenso. Ma quello che risalta è la mancanza di limpidezza dovuta probabilmente al fatto di non eseguire la chiarifica del vino, proprio perché il produttore, per filosofia, tende a ridurre al minimo gli interventi fatti in cantina.

👃Ma è decisamente all’esame olfattivo che questo vino dà il meglio di sè! Già da quando si stappa la bottiglia e si va ad annusare il tappo si viene letteralmente travolti da odori di frutta tropicale, molto intensi. Ananas 🍍, papaya, un po’ di mango sono tutti sentori che si riescono a sentire nettamente, in particolare il primo. Il vino d’altronde si chiama “Fistful of Flowers”, “Pugno di fiori”: forse prevale più la sensazione di frutta che di fiori, ma già il nome comunque fa ben capire qual è il punto di forza di questo vino, che al naso dà emozioni molto piacevoli ed intense, e comunque pulite.

👄 Se già al naso avevamo avuto sensazioni che comunque non sono proprio tipiche delle nostre zone, con frutta e fiori decisamente tropicali, anche in bocca questo vino ha un gusto sicuramente diverso da ciò a cui siamo abituati.
Nonostante sia un vino giovane, ha una freschezza piuttosto tenue, delicata. Un’altra particolarità è una nota amara che fa da contraltare e va a bilanciare i sentori di frutta che, altrimenti, sarebbero potuti risultare un po’ stucchevoli.
Da notare la bassa gradazione alcolica, di soli 10,5%, che lo rende ulteriormente beverino.

🍾 In conclusione, un vino sicuramente diverso da quelli a cui siamo abituati, molto intenso sia al naso che alla bocca: può piacere o meno a seconda dei propri gusti, ma sicuramente è da provare, può dare belle emozioni 😀.